Come viene segnalato da Il Sole 24 ore, il nuovo sistema di abilitazione sta per raggiungere il traguardo. Il Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che regola i contenuti della futura formazione universitaria per coloro che vogliono diventare docenti ha ottenuto finalmente il nulla osta dalla Comunità Europea.
La nuova abilitazione prevede il possesso della laurea più i 60 CFU, di cui almeno 10 nell’area pedagogica e un tirocinio di almeno 20 CFU. Per ottenere l’immissione in ruolo comunque si dovrà superare un concorso con alcune eccezioni per i cosiddetti “precari storici”.
I primi ad essere abilitati con le nuove regole, previste dalla Legge 36/2022, saranno coloro che parteciperanno al prossimo concorso straordinario, previsto dal decreto legge, ovvero i “precari storici” e i docenti in possesso dei 24 CFU previsti dalla vecchia normativa. Costoro una volta superato il concorso, dovranno acquisire gli ulteriori crediti mancanti e superare la prova di abilitazione per poter essere definitivamente immessi in ruolo.
In aggiunta a tale procedura ve ne sarà un’altra per coloro che sono in possesso della laurea + i 60 CFU. Le due procedure dovrebbero permettere di raggiungere l’obiettivo delle 70.000 assunzioni in due anni.
Per facilitare l’acquisizione dei 60 CFU si era pensato di modificare la norma permettendo di svolgere la metà dei crediti in modalità on-line. Tale modifica era stata inserita nel decreto PA attualmente in esame alla Camera, ma l’accelerazione ai lavori ha “scombinato i piani” quindi si sta pensando di inserirlo in un prossimo decreto ad hoc.