I viaggi d’istruzione sono importanti occasioni di apprendimento e di crescita umana, a cui tutti gli studenti hanno diritto di partecipare ma non tutti ne hanno la possibilità . Infatti , i costi delle gite scolastiche sono troppo elevati e sempre più famiglie , soprattutto se numerose , non possono garantire ai figli la partecipazione a queste attività nonostante molte scuole scelgono mete più economiche e si impegnano a coprire, in parte ,  le spese per incentivare la partecipazione alle gite di un maggior numero possibile di studenti.

Per il prossimo anno scolastico, però,  qualcosa potrebbe cambiare  perché  il  ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha deciso che assegnerà 50 milioni di euro  alle scuole   per  il coinvolgimento più ampio  di studenti in viaggi d’istruzione e visite didattiche . Questo investimento  ha lo scopo di offrire a tutti i giovani la possibilità di partecipare alle attività connesse alla sfera scolastica, senza alcuna distinzione economica o sociale, un tassello importante  che  contribuisce alla piena uguaglianza sul piano dell’educazione e della formazione giovanile.

Lo stanziamento di fondi per gite d’istruzione è sicuramente positivo ma qualche punto di criticità resta ancora . Infatti ,sono sempre di meno i docenti disponibili ad accompagnare gli studenti in viaggio d’istruzione perché le responsabilità sono enormi è, pur facendo servizio giorno e notte , non percepiscono nessuna indennità di missione  ,indennità  scomparsa dall’epoca di Brunetta .

Sarebbe, quindi ,  il caso che il governo intervenisse anche su questo