Nella Gazzetta Ufficiale di ieri è stata pubblicata la legge di conversione del decreto 36 contenente tra l’altro anche la riforma sul reclutamento dei docenti.
La legge ha bisogno di ulteriori passaggi per la sua attuazione.
Vediamo quali sono i passaggi successivi.
Il primo passaggio dovrà essere la pubblicazione di un DPCM, che dovrà essere emanato entro il 31 luglio, e che dovrà definire il percorso formativo per l’acquisizione dei 60 CFU/CFA necessari per la formazione iniziale.
Esso dovrà definire:
- I contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa corrispondente a 60 CFU, di cui almeno 10 CFU nell’area pedagogica e 20 CFU di tirocinio diretto e indiretto;
- Il numero dei CFU/CFA riservati alla formazione inclusiva delle persone con disabilità;
- La percentuale di presenza alle attività formative necessarie per l’accesso alla prova finale;
- Le modalità di svolgimento della prova finale che comprende sia la prova scritta che la prova orale.
È comunque riconosciuta la validità dei 24 CFU già conseguiti quale requisito di accesso alle procedure concorsuali secondo la previgente normativa. La data ultima per acquisire i 24 CFU è stata fissata al 31 ottobre 2022.
Il costo per l’acquisizione dei 60 CFU/CFA è a totale carico dei corsisti, anche se vi sarà un prezzo “calmierato”.
Quali sono le novità circa il reclutamento del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado:
- Percorso abilitante di 60 CFU/CFA gestito dalle Università. Percorso che verrà attivato sulla base del reale fabbisogno delle cattedre. A regime sarà l’unica modalità per conseguire l’abilitazione;
- L’abilitazione permetterà di accedere ai concorsi a cattedra le cui prove sono state riformulate: le domande non saranno più a risposta multipla ma a risposta aperta.
Il percorso per diventare docente diventa:
- Laurea magistrale, per gli ITP occorrerà la laurea triennale,
- Percorso abilitante di 60 CFU/CFA
- Concorso
- Anno di prova in servizio con test finale e valutazione conclusiva
Fino al 31 dicembre 2024 sarà possibile partecipare alle procedure concorsuali possedendo 30 CFU o 24 CFU, se conseguiti entro il 31 ottobre 2022, e di conseguire i restanti dopo aver superato il concorso. Tale fase transitoria durerà fino all’entrata a regime della riforma che è prevista tra il 2025 e il 2026
I docenti con tre anni di servizio anche non continuativi, svolti entro il termine della presentazione della domanda, nei cinque anni precedenti nelle scuole statali ed in possesso del titolo di accesso per la classe di concorso potranno partecipare al concorso. Il percorso successivo dipenderà dal possesso o meno dell’abilitazione o dei 30 CFU o dei 24 CFU.
Formazione dei docenti
Oltre alla formazione prevista dalla legge 107 (Riforma Renzi) verrà istituita una formazione parallela che include anche la possibilità di premiare i docenti. Tale formazione sarà svolta su base volontaria e durerà tre anni. Coloro che supereranno i corsi e otterranno esito positivo delle verifiche beneficeranno di un incentivo economico, una tantum, non inferiore al 10% e non superiore al 20% del trattamento stipendiale in godimento.
Gli incentivi economici saranno assegnati dal comitato di valutazione delle scuole e sulla base delle risorse disponibili.
Il testo approvato prevede anche ulteriori provvedimenti;
- Esoneri per i collaboratori dei dirigenti scolastici per le scuole in reggenza;
- Scorrimento delle graduatorie per gli idonei dei concorsi della scuola secondaria;
- Fino al 2024 non vi sarà il taglio della Carta Docente;
- Concorso riservato per i docenti di religione cattolica;
- Procedura straordinari di assunzione dei docenti di sostegno;
- Integrazione dei titoli di accesso per le classi di concorso A026 (Matematica) e A028 (Matematica e Scienze)
- Possibilità per i docenti, con tre anni di servizio su posto di sostegno ed in possesso dell’abilitazione, di accedere direttamente al percorso TFA sul sostegno.