Approvato in commissione il testo del PNNR che contiene al suo interno una riforma che investe il reclutamento del personale docente e la sua formazione che diventa continua e “premiata”. Approvato in ultima battuta un maxi-emendamento che lima alcune questioni che avevano trovato in disaccordo alcune forze politiche. Adesso testo in aula al Senato per l’approvazione definitiva
Approvato il maxi-emendamento circa la formazione dei docenti che diventa continua e incentivata. Si attende adesso l’approvazione definitiva da parte del Senato.
Vediamo quali sono le modifiche introdotte dal maxi-emendamento.
- Reclutamento dei docenti
E’ istituito un percorso abilitante consistente nell’acquisizione di 60 CFU, tale percorso sarà gestito dalle Università e sarà attivato tenendo conto del reale fabbisogno delle cattedre. Il percorso prevede una selezione in ingresso. Cambiano anche le procedure concorsuali si prevede uno scritto a risposte aperte quindi scompaiano le crocette.
Nella fase transitoria che durerà sino al 2024 è data la possibilità ai partecipanti ai concorsi di possedere 30 CFU o 24 CFU e di conseguire i restanti dopo aver superato il concorso a cattedra. A regime si andrà tra il 2025 e il 2026
- Formazione incentivata
Viene istituito un sistema di formazione per la formazione dei docenti in servizio che sarà finanziata utilizzando i risparmi di spesa derivanti dalle riduzioni di organico che si verificheranno a causa del mancato rimpiazzo dei pensionamenti dovuto al calo demografico. Quindi scongiurato i tagli all’organico in senso stretto e la decurtazione della “carta del docente” prevista dalla Legge 107/05. Quindi i fondi che saranno risparmiati per effetto del calo demografico saranno impegnati per finanziare la formazione incentivata che si applicherà ai docenti della scuola statale su base volontaria per l’anno scolastico 2022/23 per poi diventare obbligatoria negli anni successivi.