Le sigle sindacali CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA hanno proclamato per il 30 maggio lo sciopero generale della scuola. Il motivo che ha fatto scatenare la proclamazione dello sciopero è il decreto sul nuovo reclutamento dei docenti inserito nel decreto PNRR2 che a giugno dovrebbe concludere il suo iter parlamentare.
La decisione è giunta al termine dell’incontro svolto oggi presso il Ministero del Lavoro. I segretari generali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confasal, GILDA Unams hanno affermato che “nessuna risposta è giunta in merito alle richieste delle organizzazioni sindacali di modifica del DL 36 su formazione e reclutamento approvato nei giorni scorsi dal Governo” in modo speciale sulle disposizioni di legge che incidono sulla contrattazione, l’individuazione delle risorse economiche per il rinnovo del contratto, la stabilizzazione del personale precario penalizzato dalle nuove regole introdotte dal decreto.
Tale rigidità da parte del governo ha portato le sigle sindacali più rappresentative ad avviare un percorso di forme di protesta, non escludendo il blocco degli scrutini.
Il prossimo appuntamento è per il 13 aggio con la convocazione unitari dei direttivi nazionali delle sigle sindacali.
Il Ministro dell’Istruzione Bianchi rispondendo ha affermato di rispettare i sindacati ma “il nuovo decreto, che fa parte del disegno riformatore previsto nel Pnrr, delinea regole chiare per chi vuole entrare nella scuola, compresi i precari, e un preciso percorso formativo per accedere all’insegnamento e durante tutta la vita lavorativa. Il decreto non compie tagli di spesa e come già annunciato insieme al ministro Franco è intenzione del governo continuare a investire nel settore”.